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La nuovissima montatura RM 500 engineering  è arrivata da recente, è il primo esemplare della serie, infatti ancora ha qualche piccola modifica da fare per essere completata e migliorata,                                                                                                                                                                                             

CARATTERISTICHE RM 500 RM 300
STRUTTURA in alluminio anticorodal 
completamente lavorato dal pieno
in alluminio anticorodal 
completamente lavorato dal pieno
PESO Scomponibile in due parti,
peso totale 38 Kg (24+12+2)
Scomponibile in due parti,
peso totale 20 Kg (12+7+1)
ASSI in acciaio inox da 55 mm di diametrosupportati da cuscinetti a rulli conici sovradimensionati in acciaio inox da 40 mm di diametrosupportati da cuscinetti a rulli conici sovradimensionat
CORONE in bronzo B14 sinterizzato  da 
180 mm e 360 denti in A.R.
150 mm e 300 denti in Dec
in bronzo B14 sinterizzato da 
150 mm e 300 denti in A.R. 
125 mm 250 denti in Dec
VITI SENZA FINE in acciaio cementate ad induzione e rettificate, montate su cuscinetti di precisione in acciaio cementate ad induzione e rettificate,montate su cuscinetti di precisione
ERRORE PERIODICO

+/- 3.5 Arc. Sec. senza PEC

+/- 3.5 Arc. Sec. senza PEC

BARRA CONTRAPPESI in acciaio cromato da 40 mm piena

in acciaio cromato da 30 mm piena

PORTATA UTILE 50 Kg.

30 Kg.

 

               

       

   

 

 

 

Il nuovo Ritchey Chrètien 10" Starworks progettato ed intubato da Andrea Tamanti con ottiche ariete  nel seguente link troverete come è stato costruito l'RC  passo per passo       http://www.tamanti.it/astronomy.htm    invece sotto c'è il certificato   ottico.            

                     

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           

                                                                                                                                                                             

 

 

 

 

 

iNewton Geoptik 250 F5

William Optics

 Megrez 80 mm. F6.9

Doppietto fluorite

 

              CCD

Sbig ST 2000xm/CFW8

    Newton case

 

 

                   Montatura

   Losmandy G-11 with FS2 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                                                                  

 

 

 

La serie Sbig STL Research nasce per soddisfare le esigenze degli astrofili più evoluti fino in campo professionale grazie ai nuovi sensori ad alta sensibilità e largo campo.
Tutte le camere STL includono:
  • sensore ccd a largo formato fino al 24x36mm (formato reflex 35mm)
  • risoluzione da  11 megapixel
  • self-guiding: ccd di autoguida TC-237H da 657x495 pixel integrata nella camera STL
  • ccd di autoguida esterno con sensore TC-237H opzionale
  • ruota porta filtri interna (cinque da 2”) ; 
  • raffreddamento termoelettrico a doppio stadio
  • predisposta per circolazione d’acqua per raffreddamento a -50° C sotto la temperatura ambiente
  • collegamento USB 
  • software a corredo CCOPS e CCDSOFT; gestibili anche con Astroart e MaxIm DL
  • binning impostabile dall’utente: 1x1, 2x2, 3x3, 9x9, 1xn
  • alimentazione a 12V DC
  • led di stato e di corretta alimentazione
  • alimentatore universale 90-240V
  • valigia Pelican imbottita e a tenuta stagna

Ogni camera integra un sensore TC-237H che funge da autoguida riprendendo lo stesso campo fornito dal telescopio al sensore principale. Come accessorio è anche disponibile un’autoguida esterna, facilmente collegabile al ccd STL che permette una guida tramite un telescopio in parallelo o una guida fuori asse. Quando l’autoguida esterna è collegata è sempre possibile scegliere se usare il sensore di guida interno o quello esterno. I benefici sono ovvi: il sensore di guida interno permette di autoguidare mentre si fotografa con lo stesso telescopio e nel caso si usino filtri a banda molto stretta è sempre possibile autoguidare grazie all’autoguida esterna.

La ruota porta filtri interna permette di usare filtri LRGB, UBVRI o a banda stretta senza l’ausilio di ruote esterne: risparmio e comodità! Accetta cinque filtri sia da 50mm non montati in cella che da 48mm con cella filettata. La selezione del filtro è automatica e avviane attraverso il software di controllo della camera ccd. 
Come opzione è anche acquistabile la ruota per 8 filtri da 50mm (non montati in cella) in sostituzione di quella standard.

L’intercapedine dei filtri,facilmente accessibile dal lato frontale del STL, è separata da quella del sensore ccd perciò il cambio di questi non introduce polvere o umidità nella camera del sensore. Ruote interne aggiuntive possono essere acquistate separatamente. Un otturatore è anche posizionato all’interno della camera ccd , tra la zona filtri e il sensore.

E’ stato aggiunto un alimentatore e uno stabilizzatore interno per semplificare e migliorare l’alimentazione: maggiore flessibilità con diverse tensioni (90-240V) grazie all’alimentatore universale, alimentazione diretta a 12V DC e funzione di stabilizzazione della tensione nel caso si usi una batteria a 12V (lo stabilizzatore interno mantiene costante la tensione a 12V con tensioni di entrata da 10V a 18V, permettendo così il normale funzionamento della camera). Un serie di led di stato inoltre avvisa l’utente nel caso in cui l’alimentazione sia insufficiente o ci siano anomalie di funzionamento; un led rosso si accende se l’alimentazione scende sotto i 10V (in tal caso il raffreddamento viene disabilitato e la camera continua a funzionare fino al limite di 7V DC).

Il raffreddamento è affidato ad un potente sistema TE a doppio stadio e la temperatura è stabilizzata. Ogni camera inoltre è predisposta per un ulteriore raffreddamento fino a -50°C sotto la temperatura ambiente grazie al ricircolo di acqua sullo scambiatore di calore.

 

 

Specifiche Meccaniche
Dimensioni 16.5x15.2x8.9 cm
Peso 1.8Kg
Interfaccia USB
Ruota porta filtri Integrata per 5 filtri 50mm o 48mm ; opzionale per 8 filtri da 50mm
Otturatore Meccanico su ogni modello più l’elettronico sui sensori interlinea
Raffreddamento fino a -50°C sotto temp. ambiente con ricircolo d’acqua; temperatura stabilizzata a +/-0.1°C
Backfocus 1.7 pollici (4.3cm)
sensore di guida integrato TC-237H; esterno opzionale

Newton Geoptik 250 mm F5, con specchio primario in BK 7 alluminato e quarzato SIO2 e lavorazione ottica di 1/17 di lambda, secondario ellittico da 63 mm. Questo strumento offre visioni di profondo cielo spettacolari, non è molto evidente il coma, anzi in visuale si deve andare a cercare di proposito, mentre per immagini ccd se si usano sensori sopra il cm di diametro occorre adoperare un correttore di coma, io ho comprato un Paracorr della Tele vue grazie al quale ho ottenuto  immagini puntiformi fino ai bordi usando un sensore da 14,9 x 10 mm. L'unica cosa fastidiosa è la facilità a scollimarsi specialmente per chi come me lo trasporta spesso in macchina, ma se viene usato in postazione fissa il  problema della scollimazione si riduce quasi del tutto. Per risolvere velocemente questo problema  mi sono munito di collimatore laser con il quale verifico subito se lo specchio ha avuto spostamenti e per  regolarlo bastano 2 minuti.

 Diametro: 80 mm. Lunghezza focale: 555 mm F 6,9 che con riduttore-spianatore W.O. da 0,8 si arriva a 444  mm circa F 5,5.Ottiche: doppietto apocromatico alla fluorite FPL-53. Focheggiatore: W.O. da 2" con riduzione a 1" 1/4 e demoltiplica ( è molto utile per poter trovare una messa a fuoco molto precisa, specialmente per riprese ccd), con possibilità di ruotare il focheggiatore di 360° ( è molto utile durante le riprese ccd, quando non si trova una stella guida o si vuole soltanto ruotare l'immagine da fotografare senza perdere la messa a fuoco). Diaframmi interni: 15. Paraluce: Retrattile. Peso: 2,8 kg.

 

  Sensore di ripresa: interline front-illumiminated con micro-lenti modello Kodak Kai-2020m , con 1600 x 1200 pixel, superficie di 14,9 x 10 mm e dimensioni di 7,4 micron. Sensore di guida:  frame-transfer della Texas instruments TC- 237H con 657 x 495 pixel, area attiva di 4,9 x 3,7 mm e dimensioni di 7,4 micron. Full well capacity:45.000e- (90.000e-in bin. 2x2). Corrente di buio: inferiore a 0,35 e-/pixel-s(0°). Efficienza quantica: 45% (450nm), 35% (550nm), 28% (650nm). Antiblooming: sì. Convertitore A/D: 16 bit. Otturatore: elettromeccanico. Tempi di integrazione: da 0,01 s. a 3600 s. Connessione al PC: USB. Tempo di scaricamento: 4,5 s per la piena risoluzione. Lettura parziale del sensore: Programmabile. Raffreddamento: singolo stadio Peltier -35°DT, regolazione +/- 0,1° C. ventola di dissipazione, raffreddamento a liquido (- 45° C con raffreddamento a liquido attivo). Rumore di lettura tipico: inferiore a 15e-/s RMS. Porte ausiliarie: sì, espansione bidirezionale IC2, CFW/AO/autoguida. Ruota portafiltri: esterna opzionale.  Attacco: 31,8 mm e 50,8 mm. Peso: 900 g  sola camera.

 

Grazie alle sue ottime rifiniture, al decentrato posizionamento della maniglia superiore, che fa sì che il peso sia perfettamente bilanciato, e all'imbottitura interna, che non consente nessun movimento al tubo ottico, questa cassa, costruita appositamente da un artigiano catanese, rappresenta un accessorio indispensabile per chi, non avendo una postazione fissa, è costretto a continui spostamenti.

 

Montatura  di tipo equatoriale alla tedesca, con materiale di costruzione in alluminio e lavorazione CNC e acciaio inox, con corone in AR e DEC in alluminio da 360 denti e 143 mm. di diametro, e vite senza fine in acciaio inox - assi in AR/DEC: in alluminio da 32mm. di diametro- intervallo di registrazione dello stazionamento +/- 8°,5 azimut - intervallo di utilizzo latitudine: da 14° a 64° ma si può arrivare con qualche modifica da 8° a 68°: capacità di carico massima: 27 kg - peso della testa 16,2 kg

Impressioni personali:

La trovo una buona montatura in rapporto al prezzo e al carico.La strumentazione che metto sulla montatura oggi, è il newton da 250 mm.  (lungo 125 cm.), ed in parallelo il Megrez da 80 mm.+ ccd + Macchina reflex (a volte)+ varie piastre d'alluminio per accoppiare gli strumenti, per circa 23 kg circa, quindi come peso di carico posso dire che la montatura svolge molto bene il suo lavoro, ed i contrappesi che servono sono 24 kg. Nella mia G-11, essendo che ho montati i motori Sanyo-Denchi che non sono i suoi originali, ma sono più grandi e quindi non posso muovere la montatura in tutte le direzioni senza che vada a sbattere,  ho apportato una modifica, inserendo in AR  un disco d'alluminio pieno di 5,5 cm forato  al centro per via del cannocchiale polare che lo attraversa. Per ottenere la massima precisione dalla propria montatura, è necessario che l'accoppiamento corona dentata e vite senza fine sia ben regolato, altrimenti si avranno troppi giochi (backlash) se troppo lenti o si rischia di bruciare i motori sforzandoli se sono troppo serrati. Per registrare bene e ridurre i giochi occorre, smontare il motore di A.R. e lasciare libero l'asse della vite senza fine, in modo da poterla ruotare manualmente, e si deve poter ruotare con le dita facendo fare giri completi anche nelle posizioni più critiche  senza che ci siano punti  d'attrito dove non riusciamo con la sola forza delle dita, e neanche bisogna lasciarla troppo leggera, si devono fare varie prove con registrazioni micrometriche fino a trovare un giusto compromesso cercando di ridurre al minimo il  backlash. In caso vogliamo migliorare le prestazioni, si possono acquistare corona dentata e vite senza fine di precisione.  La  G-11 permette anche l'uso di sistemi di puntamento diversi, nel mio caso ho iniziato con il Palomar ad 2000, che ho poi sostituito con l'FS 2 .              

 

Per fare l' autoguida, anche se la ST 2000 ha il doppio sensore, mi è capitato più volte specialmente usando filtri a banda stretta di non avere una buona stella per guidare sul campo inquadrato, e tante volte anche ruotando la ccd non trovavo una stella decente ed ero costretto a spostare il campo e così l'oggetto da riprendere non mi risultava perfettamente al centro, così ho deciso di fare un autoguida separata, con camera e telescopio a parte e con la possibilità di decentrare il telescopio guida da quello di ripresa tramite una piastra decentrabile con innesto rapido losmandy.Uno dei pregi della piastra decentrabile è la capacità di carico, e la possibilità di rimanere sempre centrata anche quando viene smontata e rimontata la successiva volta.